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22 ottobre 2020 N. 308 - IVA
Appalti "labour intensive": split payment e reverse charge nella soglia del 10% ai fini del DURF

Le imprese appaltatrici / affidatarie / subappaltatrici per "sfuggire" agli obblighi connessi con la disciplina delle ritenute e compensazioni devono ottenere una specifica certificazione (DURF) da parte dell'Agenzia delle Entrate. A tal fine, tra l'altro, devono aver effettuato complessivi versamenti nel Conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell'ammontare dei ricavi / compensi risultanti dalle dichiarazioni presentate nell'ultimo triennio.

Tra i versamenti rilevanti deve essere conteggiata:

  • l'IVA relativa alle operazioni soggette a split payment e a reverse charge;
  • l'imposta teorica corrispondente al reddito della società di capitali in regime di trasparenza, imputato a ciascun socio;
  • l'IVA teorica, risultante dalla liquidazione periodica della società controllata, ma assolta dall'ente controllante, in caso di opzione per la liquidazione IVA di gruppo.

Con il DL n. 124/2019, c.d. "Decreto Collegato alla Finanziaria 2019", è stato introdotto l'art. 17-bis al D.Lgs. n. 241/97 che ha apportato importanti modifiche alla disciplina delle ritenute nei contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o...

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