
A cura del Centro studi fiscale Seac
Nella voce "20. Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate" del Conto Economico confluiscono le imposte sul reddito e quelle ad esse assimilate di competenza dell'esercizio comprese le imposte relative ad esercizi precedenti.
La rappresentazione in bilancio delle imposte deve avvenire operando una distinzione tra imposte correnti, imposte relative ad esercizi precedenti, e imposte differite ed anticipate.
Alle imposte differite ed anticipate sono correlate le seguenti voci:
- del passivo "B) 2. Fondi per imposte, anche differite";
- dell'attivo "C) II.5ter Imposte anticipate".
Come sottolineato nel Principio contabile OIC n. 25, le imposte differite ed anticipate sono prevalentemente originate da differenze tra il risultato prima delle imposte da bilancio civilistico e l'imponibile fiscale, che hanno origine in un esercizio e si annullano in uno o più esercizi successivi. Trattasi in altre parole di ricavi e costi, o parte di essi, che concorrono a formare il reddito fiscale in un periodo d'imposta diverso da quello nel quale concorrono a formare il risultato civilistico.
Il reddito calcolato secondo il principio della competenza può infatti essere di ammontare superiore o inferiore a quello calcolato fiscalmente e tale differenza comporta un ammontare di imposte di competenza diverso dall'ammontare fiscale.
Le cosiddette "differenze temporanee" tra le due discipline normative possono in particolare dare adito ad imposte di competenza che, rispetto alla normativa fiscale, vengono corrisposte in esercizi precedenti o saranno corrisposte in esercizi successivi.