Con Risposta ad Interpello 22 febbraio 2024, n. 50, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alle cause ostative all'applicazione del regime forfetario (di cui alle lett. d-bis e d-ter, art. 1, comma 57, Legge n. 190/2024).
In particolare, nel caso di specie, l'istante ha trasferito la residenza in Italia, ha chiuso il suo rapporto di lavoro dipendente, con datore di lavoro estero, al 31 dicembre 2023, percependo nel 2023 compensi superiori ad € 30.000 e, successivamente, ha iniziato un rapporto di lavoro autonomo con il medesimo datore di lavoro.
L'Agenzia, richiamando l'art. 1, comma 57, Legge n. 190/2014, lettere d-bis e d-ter, precisa che costituiscono cause di esclusione dall'applicazione del regime agevolato l'attività di lavoro autonomo esercitata prevalentemente nei confronti del precedente datore di lavoro, nonché l'aver percepito compensi da lavoro dipendente eccedenti il limite di € 30.000 nel periodo d'imposta precedente.
Nel caso di specie l'istante può applicare, dal 2024, il regime forfetario, in quanto non risultano integrate le suddette cause ostative: infatti, l'aver percepito compensi da lavoro dipendente eccedenti il limite non rileva, poiché il rapporto di lavoro dipendente è cessato entro il 31.12 del periodo d'imposta precedente a quello per cui si richiede l'applicazione del regime agevolato.