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18 luglio 2022
Operazioni di commercio al minuto e certificazione dei corrispettivi: Interpello

Con Risposta ad Interpello 14 luglio 2022, n. 378, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di documentazione delle operazioni di cui all'art. 22, D.P.R. n. 633/1972 e certificazione dei corrispettivi ai sensi degli artt. 1 e 2, D.Lgs. n. 127/2015.
Nel caso di specie, l'istante intende emettere volontariamente fattura elettronica tramite SdI, senza che il cliente ne abbia fatto richiesta (in luogo dell'emissione del documento commerciale e della memorizzazione elettronica e dell'invio dei dati dei corrispettivi) nonostante non disponga del codice fiscale dell'utente finale.
Preliminarmente l'Amministrazione Finanziaria evidenzia che l'emissione della fattura non è obbligatoria, a meno che venga richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell'operazione.
A tal proposito l'Agenzia precisa che laddove il cedente di un bene o il prestatore di un servizio, riconducibile tra le operazioni di commercio al minuto o attività assimilate, voglia documentare i corrispettivi percepiti emettendo fattura elettronica tramite SdI, in luogo della memorizzazione elettronica e dell'invio dei dati, lo può fare, ma solo indicando nel documento il codice fiscale del cessionario o del committente consumatore, acquisito nel rispetto della normativa vigente.