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12 marzo 2024
Imposte dirette, IVA e "granchi blu": chiarimenti dall'Agenzia

Con Risposta ad Interpello 12 marzo 2024, n. 67, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al trattamento, ai fini delle imposte dirette e dell'IVA, dell'attività di cattura, prelievo, trasporto a terra, commercializzazione e smaltimento dei c.d. "granchi  blu" a seguito delle misure straordinarie introdotte per evitare la proliferazione del crostaceo. 
In particolare, l'Agenzia ha chiarito che le somme derivanti dalla commercializzazione dei "granchi blu" non rilevano ai fini delle imposte dirette in quanto ''assorbite'' dalla determinazione del reddito ritraibile dall'attività di allevamento ittico, ai sensi dell'articolo 3-­ter, D.L. n. 106/2005, e di quello c.d. "eccedente", ai sensi dell'articolo 56, comma 5, TUIR.
Ai fini dell'
IVA, l'Amministrazione finanziaria precisa che:

  • l'attività  di  raccolta,  trasporto  a  terra,  smaltimento  e  eventuale  commercializzazione del ''granchio blu'' possa essere ricondotta nell'ambito dell'acquacoltura con conseguente applicazione dell'articolo 34, Decreto IVA;
  • le  somme  ottenute  dall'eventuale  commercializzazione  di  questa  tipologia  di granchi, essendo queste a "parziale o totale ristoro dei danni subiti dall'acquacoltore", non sono soggette a IVA data la loro natura risarcitoria.