Con Risoluzione 20 luglio 2023, n. 3/DF, il MEF ha fornito chiarimenti in merito alla determinazione del canone unico patrimoniale (CUP) in caso di diffusione di messaggi pubblicitari (art. 1, comma 816, Legge n. 160/2019).
In particolare, viene domandato se possano essere esclusi, nella determinazione del canone:

• le parti del mezzo pubblicitario che non hanno una diretta correlazione con la diffusione del messaggio pubblicitario (cornici, supporti di sostegno ed eventuali elementi decorativi, che non posseggono alcuna funzione pubblicitaria);
• gli impianti pubblicitari di servizio di cui all'art. 47, comma 7, D.P.R. n. 495/1992 (fermate autobus, pensiline, transenne, cestini, panchine, orologi o simili).

In particolare, il MEF precisa che per determinare il CUP, ai sensi dell'art. 1, commi 819, lett. b) e 825, Legge n. 160/2019, dovràessere assunta la superficie che racchiude il messaggio, restando escluse dall'assoggettamento al canone dovuto per la diffusione di messaggi pubblicitari le eventuali parti della struttura prive di effetti pubblicitari; ne consegue che nei casi in cui il mezzo pubblicitario è provvisto di elementi che non posseggono alcun elemento pubblicitario, tali elementi vanno esclusi dalla superficie su cui determinare il CUP.
Infine, nell'ipotesi in cui l'impianto pubblicitario contenga più messaggi, anche riferiti a soggetti ed aziende diverse, la superficie da assoggettare al CUP è quella dell'intero impianto oggetto della concessione o dell'autorizzazione.