Con Risposta ad Interpello 3 maggio 2023, n. 310, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla fruizione del credito d'imposta ZES, di cui all'art. 5, comma 2, D.L. n. 91/2017, soffermandosi, in particolare, sul requisito della “novità” per i beni immobili.
In merito, l'Amministrazione finanziaria ha precisato che il costo sostento per l'acquisto del compendio immobiliare in esame non è agevolabile in quanto riferito ad un complesso carente del requisito della novità.
Inoltre, in caso di beni immobili non dotati del requisito della novità, il beneficio fiscale spetta limitatamente alle spese sostenute per detto ampliamento, considerato che, ai sensi dell'art. 3, lett. e.1), D.P.R. n. 380/2001 vengono considerati come "interventi di nuova costruzione", anche "l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente".
Invece, in caso di interventi di ampliamento su beni immobili dotati del requisito della novità, il beneficio in questione spetta, oltre che in relazione alle spese di acquisizione dell'immobile nuovo, anche su quelle sostenute per il suo ampliamento.