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14 settembre 2021
Regime del margine per operazioni su beni d’arte: Interpello

Con Risposta ad Interpello 13 settembre 2021, n. 582, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all'applicazione del regime del margine per le operazioni afferenti oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione che, dopo la prima uscita dal circuito commerciale, vengono ceduti ad un soggetto passivo d'imposta per la successiva rivendita. 
Per le operazioni territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato, effettuate da soggetti non residenti nei confronti di soggetti passivi stabiliti nel territorio dello Stato, gli obblighi relativi alle transazioni sono adempiuti dai cessionari o committenti residenti in reverse charge
Ex art. 37, comma 2, D.L. n. 41/1995, sono considerate “operazioni interne” e non “operazioni intracomunitarie” le cessioni effettuate da un cedente che, nel suo Stato UE di residenza, le assoggetta al regime del margine. 
Il regime del margine presuppone dunque il rispetto di alcuni adempimenti, esperibili dal solo rivenditore che, nel caso in cui sia stabilito in uno Stato non UE, possono essere adempiuti in Italia dal proprio rappresentante fiscale per le operazioni ivi territorialmente rilevanti. Questo regime prevede una modalità di calcolo dell'imposta dovuta dovuta (sulla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto oppure con le percentuali forfetarie) riservato al solo cedente.